Assunzione di donne e giovani: sconto dei contributi al 50%

Il bonus per i giovani

Un’altra misura terminata al 31 dicembre 2023 è l’incentivo previsto per l’occupazione dei giovani under 36: infatti, la legge di bilancio 2024 non ha più prorogato l’esonero contributivo sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato e sulle stabilizzazioni di contratti a termine di giovani che non hanno compiuto 36 anni d’età (che era stato riconosciuto nel triennio 2021-2023). L’esonero valeva il 100% dei contributi, per 36 mesi (48 mesi per le assunzioni al Sud), fino a un massimo di 6mila euro annui nel 2021 e nel 2022, e di 8mila euro annui nel 2023. L’incentivo veniva riconosciuto solo se la persona che si assumeva non era mai stata occupata con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nel corso della sua vita lavorativa, presso il medesimo o qualsiasi altro datore di lavoro.


In realtà, la fine di questa agevolazione non è totale, perché resta in vigore la versione strutturale del bonus per assumere giovani. Si tratta dell’incentivo rivolto a chi assume ragazzi con meno di 30 anni, che non siano mai stati occupati in precedenza in modo stabile, prevista dall’articolo 1, commi 100-105 e 107, della legge 205/2017. L’aiuto consiste in un esonero per 36 mesi del 50% della contribuzione datoriale, nel limite massimo annuo di 3mila euro, per stabilizzazioni di contratti a termine e assunzioni a tempo indeterminato.

Gli incentivi per le donne

Ritorno al passato anche per gli incentivi legati alle assunzioni delle donne. La legge 92/2012 ha agevolato le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2013 di lavoratori con almeno 50 anni (uomini e donne), disoccupati da 12 mesi, con il riconoscimento di uno sgravio del 50% dei contributi dovuti dal datore di lavoro, per la durata di 12 mesi in caso di assunzione a termine, anche in somministrazione, e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione dell’assunzione a termine in contratto a tempo indeterminato. Lo stesso incentivo si applica all’assunzione di donne svantaggiate (ad esempio disoccupate di lunga durata).